Isola di Palmarola

L'isola di Palmarola è, per grandezza, la maggiore di quelle che fanno capo amministrativamente al comune di Ponza, e la terza di tutto l'arcipelago pontino, dopo Ponza e Ventotene. E' situata circa 10 km. ad ovest di Ponza e, come le altre isole ha un'origine vulcanica con vette che vanno dai 216 mt. della "Radica", ai 235 mt. del monte Tramontana, fino ai 249 metri del monte Guarnieri.

Isola di Palmarola

Il nome deriva dalla Palma Nana che cresce spontanea sul territorio e che risulta l'unica palma originaria europea, ma, per la sua forma, è anche detta la "Forcina".

Storicamente in questo luogo si veniva per raccogliere l'ossidiana che serviva a costruire armi ed utensili. Poi veniva usata, soprattutto dai ponzesi, per coltivazione e pesca, per questo motivo avevano anche costruito delle grotte scavate nelle roccia. Oggi quelle grotte sono case per il ritiro estivo al fine di allontanarsi dal caos di Ponza. Oltre a queste, gli unici edifici presenti sull'isola, alcune abitazioni e qualche ristorante, si trovano intorno a Cala del Porto che è anche l'unico approdo dell'isola. In inverno l'isola è disabitata tranne che per i custodi di alcune ville, tra cui quella delle sorelle Fendi.

Riserva naturale, immersa nella macchia mediterranea, può vantare un territorio ancora incontaminato con una varietà delle sue coste ed un mare limpido che la rendono una tra le isole più belle del Mediterraneo e del mondo. La morfologia della costa è similare a quella di Ponza, con presenza di grotte, scogli e faraglioni. Da vedere lo Scoglio di San Silverio, sulla cui sommità sorge una cappella dedicata a Papa Silverio, Santo Patrono di Ponza, che qui morì in esilio.

Se si visita l’isola dal mare è possibile scorgere nelle acque colonne di lava multicolore formatasi in tempi remoti. I fondali, trasparenti e profondi, sono bellissimi da esplorare. Particolarmente suggestive sono le due estremità dell’isola: Punta Tramontana e Punta Mezzogiorno. Quest'ultima meta di appassionati di immersioni subacquee data la presenza dell'omonima secca di Mezzogiorno che dispiega macchie di posidonia verde lussureggiante, spugne di vari colori che ricoprono ampie superfici, nonchè rombi, sogliole, polpi e tanti piccoli pesci colorati, insomma un meraviglioso angolo di mondo marino.